
PERCHE' UNA FONDAZIONE E NON UN'AZIENDA?
molti ritengono che per portare avanti un progetto come Ultramundum un'azienda sarebbe
stata la scelta più logica.
Questo è senz'altro vero per moltissimi progetti informatici avanzati, ma non per un
tentativo, molto ambizioso, di creare un nuovo standard.
La storia recente di Internet ci insegna che tutti i nuovi standard si sono imposti per la
loro gratuità, facilissima accessibilità e possibilità di 'smanettarci'.
Ultramundum è un progetto così vasto che ha bisogno del lavoro di moltissime persone, da
ogni parte del mondo. Tutti devono potervi accedere e farci cosa vogliono. Inoltre,
nessuno deve sentirsi escluso, nè sfruttato. Se ad organizzare il tutto ci fosse
un'azienda il sospetto di essere usati e, un giorno o l'altro, tagliati fuori, verrebbe a
molti. Con una Fondazione non ci possono essere utili, quindi è più sicuro che il
progetto sia davvero per tutti.

MA COSA CI GUADAGNATE?
è una domanda maliziosa e ricorrente. Effettivamente, ci sono in giro tanti esempi di
malafede e di organizzazioni no-profit, o che tali dovrebbero essere, dedite invece al
guadagno.
Molti dei soci fondatori sono imprenditori e quindi, ovviamente, contano di guadagnare
(molto) con le tecnologie di Ultramundum. Diciamo sempre che se UltraPeg fosse stato
disponibile sullo scaffale saremmo da tempo impegnati a creare meravigliosi videogiochi,
mondi ludici ed educativi e cosè via.
Ma la tecnologia non c'era.
La stiamo inventando, con l'aiuto di tutti.
Stiamo cercando di coinvolgere il maggior numero di persone nel progetto, di farle
crescere, di far guadagnare chi lo vuole, di garantire l'anarchia a chi la preferisce, di
assicurare la parola a chi vuole solo comunicare.
La regola che ci siamo imposti è che potremo sfruttare commercialmente ultramundum solo
quando tutti, indistintamente, potranno farlo. Non prima. Non sfruttando conoscenze che
non siano pubblicate su questo sito.
Quindi la risposta è: contiamo di guadagnarci tantissimo, come moltissimi altri, ma senza
comportarci da squali, in modo corretto e paritetico con tutti.
E poi ci divertiamo tantissimo, questo è l'incasso più bello.

PERCHE' IN ITALIA?
effettivamente, sembra che in altre zone del mondo ci sia maggiore attenzione alle
iniziative di ricerca e sviluppo tecnologico e più interesse per la realtà virtuale. In
Francia e Inghilterra ci sono addirittura sovvenzioni per le aziende che producono
videogiochi.
Tuttavia, l'Italia è il nostro paese e, a costo di sembrare patrioti fuori moda, vogliamo
che questo grande progetto sia italiano. Noi speriamo che, ancora una volta, nasca
dall'Italia quello che definiamo il "Rinascimento digitale".
Inoltre, in Italia si trova metà del patrimonio artistico del pianeta e noi vogliamo
proporlo al mondo in versione digitale e moderna.

QUANDO E' COMINCIATO IL PROGETTO?
l'idea è venuta all'attuale presidente (per questo chiamato internamente Primo
Fondatore), Fulvio Dominici Carnino, nel settembre del 1996

QUANTI SIETE?
attualmente 34 persone collaborano a vario titolo al progetto. Ad esse si aggiungono
continuamento tesisti e stagisti per periodi variabili dalle tre settimane ai cinque mesi.

CHE COMPETENZE AVETE?
molti sono esperti di informatica, la più parte con esperienze nel mondo
dell'intrattenimento digitale. Alcuni hanno esperienze nel settore finanziario e
gestionale; altri in quello del cinema e degli effetti speciali. Il Primo Fondatore è
stato il primo italiano a vendere un videogioco per computer sul mercato internazionale,
Specventure per lo ZX Spectrum. Se cercate su di un motore di ricerca "Dominici"
e "Specventure" potrete scaricare il gioco e un emulatore dello Spectrum.

DOV'E IL LIBRO DI ULTRAMUNDUM?
su svariati file in possesso del Primo Fondatore. Verrà pubblicato quando sarà il
momento giusto. Preferiamo attendere la diffusione della tecnologia UltraPeg prima di
rendere pubbliche le mirabilie che con essa si potranno realizzare. Non c'è nulla di
'esoterico' nel libro, nessun segreto. Semplicemente, potrebbe sembrare troppo in anticipo
sui tempi se non ci fossero esempi concreti delle prime applicazioni del progetto. A
quelli che possono comprendere, anticipiamo solo che si parla di una cosa molto vicina al
"ponte ologrammi".

SI PENSA DI APRIRE ALTRE SEDI DELLA
FONDAZIONE?
certamente, ogni proposta è la benvenuta. Non vogliamo assolutamente essere centralisti e
dirigisti. Specie in un paese come l'Italia, occorrono sedi in ogni luogo per studiare
direttamente e ricreare le bellezze del posto.

CHI VI FINANZIA?
nessuno, ed è un poco un problema. La Fondazione ha un piccolo capitale e tanto
entusiasmo da parte di quelli che ci lavorano. Tuttavia, molte persone non possono
impegnarsi a fondo nel progetto perchè devono anche guadagnarsi da vivere con altri
lavori. Per questo motivo il progetto procede lentamente. Molte parti della tecnologia
vengono sviluppate quando si acquisisce un progetto, spesso finanziato da un ente
pubblico. Per fortuna i progetti sono molti, c'è tanto interesse. Non abbiamo nessun
"finanziatore occulto", nè siamo ricchi di famiglia.

ACCETTERESTE NUOVI SOCI?
ovviamente, la Fondazione è molto aperta e c'è bisogno dell'aiuto di tutti. Specialmente
le aziende dell'ICT sono le benvenute.

COME SONO INSERITI I SIMPATIZZANTI?
sia i privati che le aziende che gli enti sono definiti "sostenitori" se aiutano
in qualche modo (denaro, lavoro, contatti) il progetto. Questo è diverso dall'essere
"soci fondatori" ma pone al riparo da qualsiasi responsabilità in ordine alla
gestione. |
 |