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PID Aosta romana

La Fondazione Ultramundum, in collaborazione con la Regione Autonoma Valle d’Aosta, ha realizzato il prototipo del modello virtuale della città di Aosta in epoca romana. Il titolo del progetto è: Aosta Augusta Praetoria, il nome che la città aveva nel primo secolo dopo Cristo.

Il modello consente l’esplorazione libera interattiva e tridimensionale di un primo modello della città romana di Aosta su normale personal computer. L’epoca è quella descritta dallo storico Strabone, del primo secolo dopo Cristo. La città era appena nata nel luogo in cui Varrone aveva gli accampamenti. L’area ricostruita comprende la pianura circostante la città, le mura e le insulae interne. La cinta muraria misura 730 metri per 560, difesa da dodici torri, e racchiude un’area di quarantadue ettari suddivisi in sessantaquattro isolati.

Il modello, realizzato completamente con la tecnologia della Fondazione, può essere scaricato molto velocemente da Internet. Lo sviluppo di un’area di tale vastità e complessità richiede una quantità di lavoro sorprendentemente ridotta. Grazie alla tecnologia UltraPeg, inoltre, gli elementi costitutivi del modello sono pubblicamente disponibili per chiunque.

Le mura e le torri, così come le porte di accesso e l'anfiteatro, sono state modellate con precisione volumetrica. L'abitato è affidato ad un generatore automatico di dettagli. Pertanto, le vie hanno dimensioni precise mentre le insulae (abitazioni e insiemi di abitazioni) sono generate con algoritmi euristici. In una fase successiva si dovranno generare le insulae in modo il più possibile vicino alle risultanze archeologiche, ancorchè sempre con un certo grado di invenzione, e portare al realismo le superfici degli elementi oggetto del prototipo.

La tecnica utilizzata per la ricostruzione delle insulae mette in piena luce i vantaggi e le possibilità della tecnologia Ultrapeg. Ogni Insula è prodotta in modo algoritmico e non da un modello realizzato da uno sviluppatore umano. In tal modo, una grande varietà di strutture può essere prodotta in automatico a partire da elementi standard. La generazione automatica dei dettagli è portata avanti da un insieme di Tabulae di cui sono disponibili i codici sorgenti e molti esempi di utilizzo.

E' stato realizzato un DVD con un cortometraggio che racconta il 'making of' (dietro le quinte) del progetto e la storia della nascita di Aosta Augusta Praetoria. Per il DVD sono state realizzate una serie di scene animate con la città in varie fasi della sua costruzione e gli eventi salienti che portarono le legioni di Aulo Terenzio Vallone a sottrarre alle tribù dei Salassi l'area.

E' stato fatto un grosso sforzo di indagine e ricostruzione storica. La città di Aosta conserva moltissimi elementi originali e quindi una estesa campagna fotografica è stata condotta per l'acquisizione dei dettagli costruttivi e di superficie. Molte ricostruzioni, già realizzate con metodi tradizionali, presentavano incongruenze ed ambiguità, spesso risolte con una visita diretta sui luoghi.

Le Tabulae prodotte per questo dimostrativo prototipale costituiranno la base per lo sviluppo di modelli più avanzati della città di Aosta e del territorio, consentendo il pieno riutilizzo del materiale che verrà a costituire una piattaforma virtuale utilizzabile per ogni sorta di progetto futuro in ambito romano antico. Lo stesso Colosseo a Roma è estremamente simile all'anfiteatro dell'Aosta Augusta Praetoria, potendosi così riutilizzare svariate Tabulae. La modularità e standardizzazione che erano proprie dei costruttori romani antichi ci favoriscono nel consentire il riutilizzo delle Tabulae di ogni progetto in infiniti altri. Senza la tecnologia Ultrapeg il prodotto non potrebbe essere stato realizzato con i tempi ed i costi resi possibili da questo innovativo metodo di produzione.

Un sistema tradizionale, inoltre, non consente lo scaricamento veloce via Internet del materiale, ma richiede la distribuzione su CD-ROM. Attualmente, le aziende operanti nel settore della ricostruzione di ambienti virtuali, producono video non interattivi o software che mettono in campo ‘trucchi’ per rendere tridimensionale una scena essenzialmente bidimensionale. Gli esempi di ricostruzioni completamente tridimensionali, esplorabili liberamente in ogni dettaglio, sono molto pochi e richiedono considerevoli investimenti. La necessità di un motore software 3D porta all’acquisto della licenza dello stesso o allo sviluppo in-house. La licenza di un tale motore software può costare da centinaia di migliaia a più di un milione di euro a titolo. Lo sviluppo del materiale avviene poi per modellazione manuale di ogni elemento e successiva esportazione dei dati nel motore 3D, richiedendo quindi un considerevole ammontare di lavoro umano. Non sono disponibili esempi di elementi tridimensionali generati algoritmicamente, se non in ambienti accademici e per esempi molto semplici.

La Fondazione Ultramundum dispone di un proprio motore 3D e della tecnologia UltraPeg per la generazione degli elementi procedurali (Tabulae) che automatizzano largamente il processo di generazione delle componenti dell’ambiente virtuale. La disponibilità di tutti questi elementi in una sola organizzazione è del tutto unica e consente lo sviluppo del progetto con i tempi ed i costi previsti. Tutto il modello è esplorabile in real-time su di un normale PC con scheda video da almeno 64Mb di memoria. Le immagini proposte testimoniano la qualità del prodotto finale e la ricchezza di dettagli presente.

La Fondazione è disponibile per dimostrazioni interattive a richiesta, dato che il prodotto non può ancora essere distribuito pubblicamente.

 

Immagine del PID Aosta Augusta Praetoria

Immagine del PID Aosta Augusta Praetoria

Immagine del PID Aosta Augusta Praetoria

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