Tecnologia PID
I PID (Plastici Interattivi Digitali) delle città sviluppati e in corso di sviluppo
dalla Fondazione Ultramundum consentono l'esplorazione libera interattiva e
tridimensionale su normale personal computer di vastissime aree cittadine, con un livello
di realismo estremamente elevato in ogni settore e con un credibile traffico pedonale /
veicolare.
I PID sono realizzati completamente in open source e le Tabulae (gli elementi alla base
della tecnologia utilizzata) sono liberamente accessibili e modificabili da chiunque.
Fino ad oggi, solo porzioni di città o piccole cittadine erano state realizzate con
queste tecnologie, dato il carico proibitivo di dati da elaborare per generare un modello
tridimensionale di un'area che conta centinaia di migliaia di edifici, come nel caso di
Torino e dintorni. I PID consentono l'esplorazione di vastissime aree geografiche su di un
comune personal computer dotato di una moderna scheda video. Non sono necessarie macchine
di potenza fuori dal comune.
Grazie alla tecnologia UltraPeg brevettata dalla Fondazione e alle tecnologie
geografiche dei Generatori Automatici di Dettaglio, i PID offrono un volo interattivo su
intere regioni con la possibilità di scendere fino al livello di ogni singola strada e
passeggiare tra gli edifici. Alzandosi, la velocità di traslazione aumenta
proporzionalmente consentendo un'esplorazione molto semplice e naturale.
Per rendere possibile tutto questo, oltre alla tecnologia UltraPeg procedurale e
parametrica di base basata su Tabulae, si sono dovuti realizzare una serie di moduli e
procedure del tutto innovativi.
Innanzitutto, UltraPort supporta la decomposizione cellulare gerarchica della
superficie di interi pianeti; questo è ottenuto con il sistema PlanetSector. Si tratta di
Tabulae in grado di generare automaticamente la superficie planetaria in modo gerarchico,
suddividendosi progressivamente in sottoelementi dello stesso tipo nelle vicinanze
dell'Avatar dell'utente e producendo quindi una rappresentazine a Livello Variabile di
Dettaglio dell'intero corpo celeste. In questo modo, nelle vicinanze dell'osservatore il
terreno appare molto dettagliato, mentre andando verso l'orizzonte la risoluzione
diminuisce. Siccome però si tratta di porzioni più distanti, la risoluzione percepita
dall'Avatar dell'utente appare costante.
In pratica, un intero pianeta può essere esplorato interattivamente ed apparire
dettagliato in ogni punto, pur su macchine con potenza e memoria limitate. La struttura
gerarchica dei PlanetSector è inoltre dinamica: quando l'osservatore si muove, i
PlanetSector verso i quali sta andando si suddividono in altri di maggior dettaglio,
mentre quelli che si lascia alle spalle sono sostituiti con i loro 'progenitori' a più
basssa risoluzione. Il risultato è una struttura di grande dinamismo che si modifica
automaticamente al muoversi dell'Avatar e che produce interi sistemi stellari che
consentono viaggi di ogni tipo.
Per visualizzare ogni edificio di ogni città con dettagli grafici di alto realismo si
rende necessaria la generazione automatica. Se si pensa che la città di Torino consta di
oltre centomila edifici e quella di Roma ne ha oltre cinquecentomila, è immediatamente
chiaro che non ri può delegarne la modellazione ad un grafico umano: il totale di ore di
lavoro sarebbe proibitivo. Il Generatore Automatico di Edificato è la risposta a questo
problema.
Si tratta di un insieme di Tabulae che è in grado di produrre edifici a partire dai
dati cartografici importati dal software open source UltraTools. L'importazione prevedere
la suddivisione gerarchica dell'insieme degli edifici sulla base della porzione di area
prevalente per ogni PlanetSector. Successivamente, un modulo di analisi produce la
struttura probabile del tetto. Tutte queste informazioni sono inserite in un database
geografico che viene elaborato dal Generatore Automatico di Edificato.
Le aiuole, così come le altre aree dell'ambiente, presentano dettagli della copertura
erbosa e non una semplice superficie verde. L'importatore open source UltraTools suddivide
i poligoni definenti le aree presenti nella cartografia (parchi, fiumi, marciapiedi, zone
coltivate) in porzioni allineate con la rappresentazione gerarchica della superficie
planetaria costituita dai PlanetSectors; le informazioni semantiche (essenzialmente la
tipologia dell'uso del suolo) sono inserite nel database risultante.
Le Tabulae di generazione dei PlanetSectors leggono il database e richiamano altre
Tabulae (dette PlanetSectorProcessors) che si occupano di produrre il risultato visibile,
senza intervento umano. Ad esempio, la Tabula che si occupa dei parchi 'pianta' l'erba e
rappresenta il suolo come terra mista a rametti per generare una zona erbosa credibile.
Altri dettagli, come ad esempio i cordoli dei marciapiedi, sono generati da Tabulae
specifiche richiamate dallo specifico PlanetSectorProcessors (ad esempio il generatore di
marciapiedi). Nel sistema PlanetSector le informazioni sono di tipo vettoriale, non
raster. Questo significa che, ad esempio, i bordi dei marciapiedi non sono punti nei quali
i pixel di fotografie da satellite, inevitabilmente sgranati, cambiano semplicemente di
colore, ma precise linee (vettori) con coordinate spaziali, direzione e verso ben
definiti. I generatori di particolari possono quindi operare su informazioni strutturali,
non su aree con colori più o meno sfumati.
Un potente sistema automatico di generazione del traffico, già realizzato come
progetto di ricerca accademico con il Politecnico di Torino, può essere inserito nella
struttura a suddivsione cellulare della città. Veicoli e persone si muovono così nelle
strade e sui marciapiedi per rendere viva tutta la città.
Tutto il materiale è aperto ed accessibile e/o modificabile da chiunque. Nell'archivio
software del sito della Fondazione sarà pubblicato il tutto completo di documentazione.
Le Tabulae, le strutture dati alla base della tecnologia UltraPeg della Fondazione
Ultramundum, possono contenere molteplici tipologie di dati. Nel caso del PID della città
di Torino, le informazioni sulle disposizioni degli edifici, lo stradario, le disposizioni
delle aree tematiche e schematismi specifici sono stati importati da file Autocad e altri
database.
L'importatore da file autocad, denominato UltraTools, consente di procedere in modo
molto veloce e quasi automatico all'acquisizione di database pubblici, convertiti in
brevissimo tempo in elementi tridimensionali visualizzabili ed esplorabili a piacere. Il
software dell'importatore è distribuito in Open Source e può quindi essere facilmente
adattato a qualsiasi formato di dati.
Si ringrazia la società SOFIHA collaudi s.r.l. per la fornitura del database
cartografico, preziosa fonte di dati per la realizzazione del modello.