Tecnologie di
simulazione planetaria
I PID (Plastici Interattivi Digitali) sviluppati e in corso di sviluppo dalla
Fondazione Ultramundum consentono l'esplorazione libera interattiva e tridimensionale su
normale personal computer di vastissime aree, con un livello di realismo estremamente
elevato in ogni settore e con un credibile traffico pedonale / veicolare.
Le dimensioni degli ambienti esplorabili vanno molto al di là di quanto oggi è
possibile, ad esempio nei videogiochi di ultima generazione, giungendo fino alla
dimensione di interi pianeti. Insiemi planetari più vasti sono simulabili, arrivando a
sistemi stellari e gruppi di essi, fino alle glassie.
Le tecnologie che rendono possibile un tale enorme livello di simulazione vanno sotto
il nome di PlanetWide PIDs (Plastici Interattivi Digitali su scala planetaria). Esse
permettono di esplorare dallo spazio un corpo celeste di qualsiasi dimensione e giungere
fino al suolo, trovando dettagli su scala umana e addirittura potendo andare a livello
atomico e subatomico.
Il dominio supportato dalla Piattaforma UltraPort della Fondazione Ultramundum va da 50
miliardi di anni luce fino a un millesimo della dimensione delle stringhe cosmiche,
presumibilmente il costituente più piccolo della materia.
I PID sono realizzati completamente in open source e le Tabulae (gli elementi alla base
della tecnologia utilizzata) sono liberamente accessibili e modificabili da chiunque.
Grazie alla tecnologia UltraPeg brevettata dalla Fondazione e alle tecnologie
geografiche dei Generatori Automatici di Dettaglio, i PID offrono un volo interattivo su
intere regioni con la possibilità di scendere fino al livello di ogni singola strada e
passeggiare tra gli edifici. Alzandosi, la velocità di traslazione aumenta
proporzionalmente consentendo un'esplorazione molto semplice e naturale.
Per rendere possibile tutto questo, oltre alla tecnologia UltraPeg procedurale e
parametrica di base basata su Tabulae, si sono dovuti realizzare una serie di moduli e
procedure del tutto innovativi.
Innanzitutto, UltraPort supporta la decomposizione cellulare gerarchica della
superficie di interi pianeti; questo è ottenuto con il sistema PlanetSector. Si tratta di
Tabulae in grado di generare automaticamente la superficie planetaria in modo gerarchico,
suddividendosi progressivamente in sottoelementi dello stesso tipo nelle vicinanze
dell'Avatar dell'utente e producendo quindi una rappresentazine a Livello Variabile di
Dettaglio dell'intero corpo celeste. In questo modo, nelle vicinanze dell'osservatore il
terreno appare molto dettagliato, mentre andando verso l'orizzonte la risoluzione
diminuisce. Siccome però si tratta di porzioni più distanti, la risoluzione percepita
dall'Avatar dell'utente appare costante. In pratica, un intero pianeta può essere
esplorato interattivamente ed apparire dettagliato in ogni punto, pur su macchine con
potenza e memoria limitate.
La struttura gerarchica dei PlanetSector è inoltre dinamica: quando l'osservatore si
muove, i PlanetSector verso i quali sta andando si suddividono in altri di maggior
dettaglio, mentre quelli che si lascia alle spalle sono sostituiti con i loro
'progenitori' a più basssa risoluzione. Il risultato è una struttura di grande dinamismo
che si modifica automaticamente al muoversi dell'Avatar e che produce interi sistemi
stellari che consentono viaggi di ogni tipo.
I PlanetSector rappresentano quindi porzioni via via più dettagliate della superfice
planetaria. Si parte dal livello zero, che copre l'intero pianeta. Il livello 1 è
costituito da due PlanetSector, uno per l'emisfero nord e uno per il sud. Il livello 2 è
composto di sei PlanetSector, tre per ogni emisfero. Dal livello 3 in poi ogni
PlanetSector si suddivide in quatro per ogni successivo, fino alla massima risoluzione.
COn questa tecnica i PlanetSector delle aree temperate, dove si trovano la maggior parte
delle città, hanno una forma, quando proiettata sulla sfera del pianeta,
approssimativamente quadrata, mentre gli altri sono via via più distorti.
Un modulo specifico di UltraPort si occupa di suddividere dinamicamente i PlanetSector
dove si trova l'Avatar, lasciando ad un livello più basso quelli via via più lontani e
generando così una struttura a dettaglio variabile che dà l'illusione di una altissima
risoluzione in ogni punto del pianeta. Sistemi sofisticati posizionano i PlanetSector come
'placche' sullo sferoide del pianeta e tengono conto del posizionamento di elementi
euclidei su di una superficie sferica non-euclidea, tramite il supporto a tutti i sistemi
di proiezione cartografica noti.
Tutto il materiale è aperto ed accessibile e/o modificabile da chiunque. Nell'archivio
software del sito della Fondazione sarà pubblicato il tutto completo di documentazione.
Le Tabulae, le strutture dati alla base della tecnologia UltraPeg della Fondazione
Ultramundum, possono contenere molteplici tipologie di dati. Nel caso del PID della città
di Torino, le informazioni sulle disposizioni degli edifici, lo stradario, le disposizioni
delle aree tematiche e schematismi specifici sono stati importati da file Autocad e altri
database.
L'importatore da file autocad, denominato UltraTools, consente di procedere in modo
molto veloce e quasi automatico all'acquisizione di database pubblici, convertiti in
brevissimo tempo in elementi tridimensionali visualizzabili ed esplorabili a piacere. Il
software dell'importatore è distribuito in Open Source e può quindi essere facilmente
adattato a qualsiasi formato di dati.
Si ringrazia la società SOFIHA collaudi s.r.l. per la fornitura del database
cartografico, preziosa fonte di dati per la realizzazione dei modelli.